Poesie
A mia nonna.
Non consumare di pena
i tuoi incalliti contorni.
Sei dolcezza mutilata
dallo sterpo delle vertebre,
dal tumore dei giorni.
Abito il sintomo di una
febbre primordiale, la prima
ferita di questo franare;
l’adolescenza dell’oblio:
il muto dialetto di Dio.