
Recensione “Taxi Driver” di Rkomi
Qualcuno ci sta prendendo gusto a citare il grande cinema, dopo l’ottimo omaggio di
Marracash a Persona di Ingmar Bergman e il tremendo omaggio di Guè a Arancia
Meccanica in Fastlife 4, arriva da parte di Rkomi l’omaggio a quella perla di Taxi Driver del
buon Martin Scorsese. La solitudine, l’insonnia, una corsa notturna in discesa verso
l’inferno...Filmone eh? Peccato però che a parte l’intro e la tilde track questo album col film
non c’azzecca nulla. Ve lo dico subito, se vi aspettate (e giustamente) un omaggio a Taxi
Driver e/o un album rap, questo disco sarà per voi non un pacco, ma IL pacco mega
galattico supremo. FERMI TUTTI PERÒ, il disco non è assolutamente da buttare. Perché se
sul piano concettuale l’album è una delusione, in quanto il collegamento a Taxi Driver è
troppo debole e tirato per i capelli (Rkomi che come un tassista accompagna tutti gli artisti
dei feat a destinazione); sul piano musicale si rivela una bella sorpresa. Ci troviamo davanti
probabilmente a uno dei migliori album di pop italiano degli ultimi anni. Sì, ho detto pop.
Qualche fan di vecchia data di Rkomi si arrabbierà sicuramente perché non c’è più il rap dei
primi album, perché non esistono più le mezze stagioni, i treni prima arrivavano in orario e
invece ora Rkomi è diventato un venduto. Gli lanceremo le monetine come a Craxi? No,
perché c’è troppa crisi e quindi poi dovremmo andare di nuovo a raccogliercele. Ciò che si
può certamente constatare è che nel panorama pop della cosiddetta “musica per i GGiovani”
, questo disco si prenderá meritatamente il cuore di tutti. Ha una produzione molto curata,
nei brani le chitarre e il pianoforte hanno un gran bel suono ma soprattutto Rkomi riesce a
mettere in fila una serie di canzoni d’amore che magicamente non sono cafone o
eccessivamente melense. A Rkomi riesce il miracolo lì dove i vari Coez, Gazzelle e
Tommaso Paradiso avevano fallito. Ah, avete presente Gazzelle e Tommaso Paradiso?
Sono anche loro nell’album perché a quanto pare Rkomi ha reclutato per il suo disco la
“crème de la crème” dei ritornelli italiani. E quindi in questo quadro anche soggetti piuttosto
deprecabili e punibili penalmente come Tommaso Paradiso e Gazzelle trovano il loro spazio
e riescono a regalare dei ritornelli che canterete fino alla morte come tutti gli artisti presenti
nei feat. Insomma, se volete qualcosa di easy listening questo disco sarà il vostro Taj Mahal.
Perciò che dirvi di più, recuperate il film Taxi Driver di Scorsese perché è un’esperienza che
vi arricchisce e a chi vorrebbe invece ascoltare qualcosa di più sostanzioso...EHILÀ È
USCITO L’ALBUM NUOVO DI CAPAREZZA, COSA CI FATE ANCORA QUA, CORRETE AD ASCOLTARLO.