Poesie di Simone Scuotto
Neve di sera
Ho bisogno di distanze per sentirmi parte della lunga terra che non abito.
Non è vero non voglio colmare eliminare percorrere, ma aspettare a gambe incrociate qualcuno arrivare, sedersi e poi ascoltare.
Dentro questa tazza di tè si specchiano volti d'artisti e pellegrini, di viandanti o assassini.
Lungo questa via che incolla l'Impero con obblighi e cerimonie, c'è la mia stazione di posta.
D'inverno cade la neve, mai ho lasciato impronta a rovinare il manto.
Non voglio colmare eliminare percorrere le distanze ma vivere con esse per esse.
Natura poetica
Porto la mia ombra
a spasso nel parco.
Sbricio tra i rami
tra le vene degli alberi.
Mi appiccico alle cose
al cielo, al prato.
Corrono le nuvole
nel silenzio. Èun miracolo
che non desta clamore,
nessuno si prostra in ginocchio.
Sono acqua che assorbe il sole
la notte rilascio parole
nel silenzio, senza clamore.
Metro d’indifferenza
Mi chiedo se tutti sanno
di questo cigolio acuto
che accompagna la metro
ad ogni cambio, su ogni binario.
Si addensa all’altezza della testa
una nebbia di coscienza
abisso dirumori e volti.
Sarà questo il combustibile
dell’irrefrenabile corsa
che unisce i corpi ma
inibisce gli esseri.


