top of page

Poesie di Simone Scuotto

Neve di sera

Ho bisogno di distanze per sentirmi parte della lunga terra che non abito.

Non è vero non voglio colmare eliminare percorrere, ma aspettare a gambe incrociate qualcuno arrivare, sedersi e poi ascoltare.

Dentro questa tazza di tè si specchiano volti d'artisti e pellegrini, di viandanti o assassini.

Lungo questa via che incolla l'Impero con obblighi e cerimonie, c'è la mia stazione di posta.

D'inverno cade la neve, mai ho lasciato impronta a rovinare il manto.

Non voglio colmare eliminare percorrere le distanze ma vivere con esse per esse.

Natura poetica


Porto la mia ombra

a spasso nel parco.


Sbricio tra i rami

tra le vene degli alberi.

Mi appiccico alle cose

al cielo, al prato.


Corrono le nuvole

nel silenzio. Èun miracolo

che non desta clamore,

nessuno si prostra in ginocchio.


Sono acqua che assorbe il sole

la notte rilascio parole

nel silenzio, senza clamore.


Metro d’indifferenza


Mi chiedo se tutti sanno

di questo cigolio acuto

che accompagna la metro

ad ogni cambio, su ogni binario.


Si addensa all’altezza della testa

una nebbia di coscienza

abisso dirumori e volti.


Sarà questo il combustibile

dell’irrefrenabile corsa

che unisce i corpi ma

inibisce gli esseri.






4 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

C’è una sottocutanea tendenza nella filosofia deleuziana. Non mi riferisco al paradosso o alla controintuizione. Deleuze fa filosofia in intermittenze, in segmenti, in eventi temporali differenti dell

Nei fumetti quando qualcosa cade, viene accompagnato da una scritta: FLOP. Questa accezione del termine insieme a quella di insuccesso artistico e commerciale, si intrecciano e diventano il filo condu

Che il 1900 sia stato un secolo particolarmente turbolento e rivoluzionario in tutti i suoi avvenimenti è qualcosa su cui è difficile non essere d’accordo. Che poi la prima e la seconda guerra mondial

bottom of page