mio fratello è una zanzara
a settembre ha la fretta del
sangue e paura
di un letargo che potrebbe non finire
si rintana nelle crepe - sognando
le vene che pulsano d’estate
col suo ventre sempre più vacante
*
passano gli anni timbrando la pelle
più mi stanco e più
sbolle la mia furia -
mi addolcisco come
la frutta: marcendo
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